di Damiani, Giovanni

Variazioni su un timbro/accordo/accordatura

Ens+ T - 1997 - 25'

Dettagli opera

Elaborazioni digitali in tempo reale, con diffusione quadrifonica per solista, seconda versione su un campione di fondo bombato di cisterna.
NB: le composizioni intitolate Quel suono mi ascolta possono essere eseguite secondo il seguente iter organico: Quel suono mi ascolta I, II tranne ultima pag., III, dalla seconda all'ultima pag. , Diferencias tra jolle, Quel suono mi ascolta IV, Variazioni su un timbro/accordo/accordatura (seconda versione).
fl/fl dolce basso e soprano (o meglio friscaletto siciliano), sax tenore, due pianoforti (con due pianisti e 4 assistenti), un solista alla tastiera elettronica, vl, cb, uno o due fondi bombati, diffusione a 6 canali. Originariamente costituiscono le musiche di scena interpretate dal vivo per lo spettacolo di Virgilio Sieni Il sentire del nulla (Palermo 1997).


Commento all'opera

«Creato a Palermo nel 1993, consiste di elaborazioni in tempo reale di un'unica sorgente,
un timbro come di campana, riprodotto digitalmente a diverse altezze.
La sorgente sonora si compone di cinque armoniche, le 2, 5, 9, 12 e 16, costituendo un accordo ben distinguibile di altezze negli stessi rapporti; il rapporto più frequente è la quarta naturale (3:4), e per avere una scala di altezze 'temperata' su queste caratteristiche interne del suono, ho costruito una catena di quarte, riempite da cinque intervalli uguali ( ho poi ritrovato questa divisione della quarta tra i tetracordi del trattato di Al-Farabi, il maggior teorico dell'età di mezzo, inesausto sperimentatore di nuovi possibili temperamenti). A differenza dei greci e degli arabi, questo tetracordo non viene fatto rientrare (con l'aggiunta di un tono) in un modulo d'ottava, ma resta autosufficiente ed aperto creando nei diversi registri altezze e rapporti diversi.
Il timbro base, trasposto su queste altezze, subisce anche consistenti variazioni timbriche, attraverso filtri, distorsori non lineari, modulatori ad anello, spostamenti di corrente continua che si estendono anche dopo il decadimento del suono base,ecc.; il tutto viene distribuito in tempo reale su quattro altoparlanti intorno agli ascoltatori. L'opera deve essere interpretata da un solista, che segue una partitura che indica tutti i dettagli di programmazione ed esecuzione dal vivo.» (Giovanni Damiani da http://digilander.libero.it/gdamiani)


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