Suite composta per l’omonimo film diretto da Mimmo Cuticchio ed eseguita dal Giacomo Cuticchio Ensemble (Marco Badami – violino, Paolo Pellegrino – violoncello, Nicola Mogavero - sassofono baritono e sintetizzatore, Fabio Piro – trombone, Giusy Cascio - pianoforte, sintetizzatore, Giacomo Cuticchio - sintetizzatore, voce, direzione).

Per la Prima esecuzione assoluta, da parte del Giacomo Cuticchio Ensemble, il 29 Ottobre 2021 in occasione della 38a edizione del festival La Macchina dei sogni, a Palermo, Real Teatro Santa Cecilia, era specificato: Suite per ensemble (Violino, Violoncello, Trombone, Sax baritono/Synth 3 - unico esecutore -, Synth 1, Synth 2, Voce di soprano). Ensemble misto - Voce recitante, Cuntu, videoproizione.

 01 - Una Selva Oscura 0:00

02 - Le tre Donne 2:02

03 - Caronte 4:59

04 - Gli Spiriti Magni 7:24

05 - Paolo e Francesca 9:23

06 - La predizione di Ciacco 12:04

07 - Il Supplizio degli Avari 15:00

08 - Travolti dall'ira 17:19

09 - Città  di Dite 20:22

10 - Farinata degli Uberti 23:26

11 - Il tormento dei tiranni 26:35

12 - Pier delle Vigne 29:44

13 - Ulisse 32:31

14 - Non torri ma giganti 36:31

15 - Conte Ugolino 38:18

16 - Lucifero 40:28

«Sulle vie dell’Inferno è la suite musicale composta da Giacomo Cuticchio per l’omonimo film diretto da Mimmo Cuticchio con la fotografia di Daniele Ciprì e i contributi filmati dai registi Chiara Andrich e Andrea Mura.

La colonna sonora per strumenti acustici ed elettronici celebra il settecentenario della scomparsa di Dante Alighieri accompagnando la sequenza drammaturgica del film, creando una realtà scenica originale che vede protagoniste le marionette siciliane, propriamente denominate pupi. Le 16 tracce dell’opera vengono proposte in sequenza da capo a fondo per tutta la durata del film creando, per ciascun capitolo, un ambiente metafisico dove il protagonista affronta il proprio viaggio infernale della Divina Commedia.

Alieno da preoccupazioni esclusivamente linguistiche, Giacomo Cuticchio si propone di raggiungere l’immediatezza dell’emozione, cercando, su canovacci strutturali quasi archetipici, le forme più adeguate ai suoi intenti: la musica di Giacomo nasce direttamente dal cuore dei meccanismi che regolano il funzionamento delle forme. L’incontro fra strumenti reali e sintetizzati consente al compositore di muoversi dentro una partitura tipicamente teatrale che vede, fra l’altro, l’utilizzo della propria voce quale strumento stesso, interprete dello Spirito Santo, figura fortemente presente nel film ma non visibile.

Diverse le analogie tra i luoghi siciliani ripresi nel film, di grande forza evocativa, con gli altrettanti ambienti descritti nell’inferno dantesco, che trovano una sintesi negli accordi poetici ed armonici che Giacomo Cuticchio è riuscito a comporre, come nell’ottocentesca musica a programma.» Dal booklet del CD.