Studio della tecnica strumentale in coinvolgenti ambientazioni melodiche.
«Il contenuto di queste pagine racchiude un insieme di tecniche che al giorno d’oggi non possono essere sconosciute ad un esperto saxofonista. La varietà di stili proposti (dal gregoriano al celtico alla musica atonale) obbliga l’esecutore ad una continua ricerca, ciò nonostante tali studi restano comunque fruibili ad un pubblico meno esperto.
Tuttavia attribuire la parola “Studi” risulta riduttiva per l’elevata qualità musicale proposta in queste pagine, sia per quanto riguarda il lato puramente tecnico-strumentale, sia per quanto riguarda il lato interpretativo. Auguro a tutti coloro i quali si accingeranno allo studio di questo volume che siaa di grande utilità, per una adeguata e approfondita crescita musicale.» (Francesco Salime come presentazione al testo)
Da parte del M°Salime, di seguito una descrizione dettagliata degli studi contenuti nella raccolta:
1 EXCURSUS
Composizione dal carattere brillante in cui si alternano momenti divertenti a frangenti di tensione, tipiche situazioni di un escursione. In questo studio, il sassofonista eseguirà, nelle diverse altezze, le varie proposte tematiche ed affronterà alcune tecniche coloristiche come il Frullato a batt. 19, i Cambi di timbro a batt. 31 ed il Glissato a batt. 36;
2 RIFLESSIONI
Questa composizione richiede flessibilità, scioltezza. Essa consiste essenzialmente nel potersi spostare con agilità (e anche abilità) da una nota all’altra. Immaginate di suonare come se foste dei danzatori e non dei sollevatori di peso! “Riflessioni” è caratterizzata da frasi legate e un uso di ampi intervalli che non devono indurre a considerare l’esercizio come puro studio di tecnica strumentale. All’esecutore, inoltre, è richiesta una particolare sensibilità con la quale interpretare questo brano. D’altronde, anche se studenti, non dobbiamo dimenticare che il nostro obiettivo è quello di fare musica. Col “fare musica” intendo tutto quello che uno strumentista produce in termini di qualità di suono, di fraseggio, di dinamica, ecc! Noi dobbiamo comunicare, essere artisti, trasmettere emozioni! Allo studente è richiesto un particolare studio del Vibrato che in questo studio è indicato con linee sinusoidali;
3 ACTION
Action è strutturato sull’alternanza di tempi composti. Tale caratteristica induce a pensare alle scene d’azione di alcuni film (da ciò l’attribuzione del nome). Il sassofonista deve avere molta cura degli accenti e del ritmo, facendo attenzione a non appesantire troppo il tempo. A tal proposito, per non incorrere in tale problema, conviene rifarsi, per tutta la durata del brano, all’ostinazione che i tempi composti impongono all’esecuzione: come se stesse partecipando all’azione del film stesso! In particolare bisognerà prestare attenzione alle batt. 5-10 e 25 in cui è presente lo Slap;
4 ABISSO
In questa composizione, dopo un introduzione di 16 battute, si presentano due momenti ben distinti: un primo molto intenso e “profondo” ed un secondo che prepara lo sviluppo dell’intero brano. Le tecniche richieste per questo studio sono il doppio staccato, ogni qualvolta si presentano le acciaccature, e la conoscenza dei Multiphone o Suoni Multipli;
5 CELTIC
Come si evince dal titolo, tale composizione è ispirata alla musica celtica. Il suonatore di sax, durante l’esecuzione, può immaginare, ed ispirarsi, alle scene di danza, tipiche di questa musica, che molto spesso vengono accennate in film di chiara ispirazione irlandese. La particolarità tecnica e coloristica di questo lavoro è la presenza dei Cambi di timbro, Glissati e Overtones o Bisacuti;
6 MEDITAZIONE
“Un grande vibrato ti da un grande suono!”
Il vibrato è la caratteristica di questo studio! Questa composizione non richiede un tempo preciso, per cui l’esecutore è libero di interpretare l’intero esercizio senza alcun tipo di condizionamento stilistico. Le altre richieste tecniche presenti in “Meditazione” sono alcuni suoni oscillanti verso il Quarto di tono discendente e il Subtone;
7 ARCANO
Composizione dal carattere misterioso in cui sono presenti vari tipi di articolazioni, di effetti e tecniche coloristiche. Probabilmente, dei lavori presenti in tale libro, “Arcano” è quello che richiede una buona padronanza tecnica e una maggiore attenzione dell’articolazione. Gli effetti utilizzati maggiormente in questa composizione sono già stati citati nei precedenti esercizi;
8 ODISSEA
Questo studio si rifà ad uno stile contrappuntistico (tecnica che trovò la sua massima espressione strutturale nella fuga). “Odissea” è caratterizzato dalla tecnica della progressione e della sequenza: le figurazioni musicali di base non sono sviluppati nel senso di una rielaborazione tematica o di variazioni bensì a tonalità o registri diversi. Caratteristica di questa particolare tecnica compositiva è quella di dilatare il discorso musicale conferendo al brano particolare tensione e carica dinamica. Il gruppo di note presenti a batt. 32 rappresenta lo sviluppo del trillo che parte lentamente e giunge alla rapida alternanza dei suoni. Anche per questo studio le tecniche coloristiche richieste sono state trattate ampiamente negli studi precedenti;
9 CANTUS
Composizione scritta imitando il canto gregoriano perciò al sassofonista si chiede, nell’esecuzione, di ispirarsi molto a tale canto. Un’ulteriore esecuzione di grande effetto è suonare tutto il brano all’unisono a due o più sax, prestando molta attenzione al controllo dell’intonazione.
Volando (A & Pf • 2008 • 6’50”)
«Composizione scritta nel 2008 che descrive le emozioni che si possono provare lanciandosi con un parapendio da “Monte Pizzuto” di Cisternino (Br), promontorio situato tra le colline delle Murgia (Puglia). Di tale brano avente una struttura A-B-A1 ci sono tre versioni, per sax, per clarinetto e per flauto.
L’introduzione del pianoforte descrive il lancio del parapendio dal promontorio, con l’entrata dello strumento solista (parte A della struttura del lavoro) si delineano tutte le peripezie del parapendio spinto dalle correnti d’aria presenti nel cielo.
La parte centrale della composizione (parte B) molto calma e cantabile, descrive il momento più bello del volo in quanto il protagonista con il suo parapendio, avendo trovato il giusto assestamento si rilassa godendosi il panorama e i paesaggi sotto di se.
Dopo le suggestionanti visioni, (cadenza) il parapendio controlla il suo volo cercando pian piano l’atterraggio sulla terra ferma, (parte A1 tema I con variazioni) ritrovando le difficoltà iniziali del volo causate dalle correnti instabili dell’aria presenti in quota.
Particolarmente descrittiva è la fase della discesa verso la terra (da misura 126 alla fine) in cui si delineano tutti le fasi del volo, fino al momento in cui il protagonista raggiunge la meta dell’atterraggio.»
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