Riferimento:
Versione dell'autore, dagli originari 4 Studi da concerto, da Studi modulari per fisarmonica e percussioni, per 1 o 2 saxofoni e pianoforte ad libitum.
Eseguiti il 5 e il 6 dicembre 2017, nell'ambito rispettivamente dei Giovedì in musica del conservatorio di Latina e del Festival di Nuova Consonanza, al Macro, da Claude Delangle (che ne è il dedicatario) e Stefano Nanni (il 5 anche Silvia D'Augello).
«E' un brano che nasce dall'esigenza manifestata da Claude Delangle di scrivere degli studi adeguati all'oggi. Ne nasce una composizione definita modulare, in quanto può essere suonata da uno o due sax con o senza il pianoforte, sia in sib che in mib e da tutti gli strumenti della famiglia. Non è un brano aleatorio, ma scritto compiutamente per favorire la duttilità di un utilizzo didattico.
"Studi modulari" è dedicata a Claude Delangle.»
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«”Studi modulari" perché ciascun studio, che è scritto in modo del tutto tradizionale per due linee di sax e pianoforte, può essere eseguito o da un sax solo o da un sax e pianoforte o da due sax o da due sax e pianoforte, sia con i tagli in sib, sia con i tagli in mib e con tutti gli strumenti della famiglia (alcuni sono più adatti agli strumenti gravi , altri a quelli acuti) .Non una musica aleatoria, dunque, ma una musica 'componibile' in funzione dell'utilizzo didattico e/o concertistico che se ne vuole fare. Questa diversa destinazione strumentale comporta una diversa 'reazione' dello strumento stesso alla scrittura che deve affrontare, comportando difficoltà specifiche (velocità e agilità soprattutto, ma anche efficacia timbrica). Mi è sembrato un modo giusto di intendere il concetto di studio nell'ambito di un'intera classe di conservatorio, con differenti esigenze didattiche e organizzative.»
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