Terzo ed ultimo pezzo nella trilogia “Stream” per quartetto di saxofoni e pianoforte.
In precedenza lo si trovava indicato come "Blue Quintet".
«il brano conclusivo della trilogia “Stream“ culmina la propria evoluzione nel quintetto composto da pianoforte e quartetto di saxofoni. Da intendersi più come un dialogo tra pianoforte e quartetto rispecchia ancora la forma del “flusso“ continuo, da cui il titolo. Ma questa volta in una forma più maestosa e tripartita che ricorda, in dimensioni ridotte, un concerto per pianoforte orchestra.» (2022 - Stream III)
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«Come in STREAM il “flusso” del titolo fa riferimento al susseguirsi di quadri musicali che dipingono ciascuno una visione particolare. In questo secondo brano il pianoforte aggiunge la sua voce percussiva e lirica allo stesso tempo, creando colori tipici della sua sonorità e delle sue potenzialità tecniche. Dal sapore “pop” e malinconico del primo quadro in 5/8 si passa a un momento più cinematografico nel quadro successivo. Il terzo quadro, adagio e metropolitano richiama un colore noir che prepara al martellante penultimo quadro. Quest’ultimo quadro, pesante e percussivo, è come una lotta che culmina in un finale drammatico prima della ripresa del primo quadro e poi nel finale vero e proprio, potente e vittorioso.» (2020 – Stream 2)
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«Questo brano nasce come una sorta di poema sinfonico, in cui pianoforte e quartetto di sassofoni dialogano alla maniera del concerto pianoforte e orchestra. Le atmosfere "romantiche", malinconiche, blue (per dirla alla maniera degli anglosassoni, da cui il titolo) danno a questo pezzo un colore scuro, ma non troppo. Durante l'evoluzione del racconto musicale infatti i colori cambiano, e toccano tavolozze più accese e brillanti fino al finale virtuoso da gran concerto.» (2020)
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