«L'inizio è semplice: due soli suoni si muovono con "ordine disciplinato", geometrico. Poco a poco tutto si trasforma e si vengono a creare situazioni esasperate, bizzarre, a volte anche ironiche e dal suono persino disumano, innaturale. Riaffiorano con gesti improvvisi ricordi del passato ("Rifioriva il passato"): quasi con lucida follia.
È Marte, il dio della guerra, che nel suo lato più brutale ma anche più bizzarro, si scatena con irresistibile impeto?
Il finale vorrebbe ricordare l'inizio; ma sarà ancora come "la più amabile quiete prima della tempesta?"
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Rifioriva il passato,
l'ordine disciplinato,
la più amabile quiete
prima della tempesta.
Sorrideva anche Marte.
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(H.Broch "Voci", 1913 da "Gli incolpevoli", trad. G.Gozzini, Calzecchi Onesti , Torino, 1963)».