Riferimento: The Saexophones
«I due Quartetti [...] rappresentano un momento di sperimentazione compositiva in cui non è ravvisabile l'adesione ad una tecnica particolare: la preoccupazione maggiore è rivolta alla realizzazione di una discorsività lineare (talvolta non raggiunta) in cui i tipici procedimenti contrappuntistico imitativi vengono usati con una certa elasticità. In particolare nel secondo Q (inizio tetico con accordi di minima per qualche battuta in tutti gli strumenti) il procedimento della costruzione speculare è alla base del pezzo. [...]»
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