di Gioia, Gianfranco

Short Mass

Coro Sx.ens - 2010

Dettagli opera

Messa per coro misto e doppio quartetto di saxofoni.


Commento all'opera

«La Short Mass di Gianfranco Gioia.
Immaginiamo un testo, il testo d'un canto. Immaginiamo che quel testo, una poesia, un inno, un cantico, sia musicato più volte da diversi autori. Immaginiamo un testo musicato centinaia di volte da molti autori. Ancora non avremmo l'dea di quanto è depositato nella storia della cultura occidentale dalle innumerevole composizioni sullo stesso testo: la messa. Il termine è improprio e si riferisce al commiato, alle ultime parole del rito: ite missa est, ossia, andate, è finito (il rito), è il congedo. Altri traducono "Andate, [l'offerta] è stata inviata". Missa viene da mittere, in questo caso congedare, più comunemente inviare. Nella letteratura sacra i testi liturgici si distaccano dalle libere composizioni (pensiamo all'opera di Juan de la Cruz, di Ildegarda von Bingen, di Caterina da Siena) per la funzionalità. Si tratta, infatti, di testi usati nelle pratica liturgica, dunque che vivono in forza della loro rappresentazione.
Usiamo lo stesso termine che si usa per il teatro, rappresentazione, perché con il teatro la liturgia ha in comune il suo esistere non in un libro che può essere anche solo letto, ma che vive nella sua azione. Nel teatro è un'azione drammatica, nel rito è un azione liturgica. lo stesso termine indica un fare, una urgìa. Il peso quantitativo e qualitativo che il testo liturgico dell'eucaristia, con al centro il sacrificio, fa della messa il più importante testo rappresentativo della nostra cultura.
Ed ecco che qui ed ora una nuova versione dell'antico testo, musicato dal maestro Gianfranco Gioia. L'autore scrive da una scaturigine, da una fonte seguendone il flusso senza coartare con la tecnica compositiva una sorta di pulsare, di scorrere che tende a dar vita a una musica perpetua ottenendo così un'intensità, da uno stress interno, una concentrazione che si riverbera poi nella dimensione orizzontale, temporale dell'incedere ritmico - il tempo musicale, che sappiamo vivere nel tempo crononomico ma eccedente rispetto ad esso, carico d'una dimensione atemporale, sfuggente il ametronomo, la misurabilità. Questo aspetto del tempo musicale è evidente nella dimensione dell'incantamento, tipica della musica di trance, delle musiche umbanda, candomblè . La dialettica tra musica nel tempo e eccedenza rispetto al tempo è una delle caratteristica e del fascino della musica d i Gianfranco Gioia.» (Angelo Cassata)


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