È tratto, in collaborazione con C.Delangle , dalla Sequenza VII (1969) per Oboe solo.
Prima esecuzione il 20.5.1993 presso il Conservatorio di Strasburgo da parte di Claude Delangle.
Ne è fruibile «Un confronto fra la Sequenza VII per oboe di Luciano Berio e la Sequenza VIIb per sax soprano dal punto di vista semiografico.» di Emma Nicòl Pigato, 2023.
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Vedi anche "Sequenza VII by Luciano Berio: Background, Analysis and Performance Suggestions.” Carrie Marie Vecchione, Louisiana State University and Agricultural & Mechanical College, 1993
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«Sequenza VII per oboe (1969)
Le mie Sequenze per strumenti monodici (flauto, trombone, oboe, clarinetto, tromba, fagotto) propongono un ascolto di tipo polifonico basato, in parte, sulla rapida transizione fra caratteri differenti e sulla loro interazione simultanea.
Anche in Sequenza VII per oboe proseguo questa ricerca di una polifonia latente, creando una prospettiva per le complesse strutture sonore dello strumento con una “tonica” sempre presente: un si naturale che può essere suonato, pianissimo, da qualsiasi altro strumento dietro la scena o fra il pubblico. Si tratta di una prospettiva armonica che contribuisce a una percezione più sottile e analitica dei vari stadi di trasformazione della parte solistica.
Sequenza VII è stata scritta nel 1969 per Heinz Holliger.» Luciano Berio
«Suggestions for the Performance of Berio's Sequenza VII »
[CD • The Solitary Saxophone - C.Delangle-S - BIS CD 640 - 1994]
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