Riferimento: Mondelci, Federico
«[...] prevede l'intervento di un riverbero e di trasposizioni d'altezza artificiali: le trasposizioni vengono applicate «a macchia», catturando porzioni di suono o intere articolazioni che vengono elaborate e riproposte talora in tempo reale, talora con un determinato tempo di ritardo, in una sorta di canone distorto».
Fonti di emissione molteplici e altrettanti punti di ascolto: l'autore invita infatti a immaginare l'interprete in movimento, mentre percorre ambienti diversi.
Subito deciso e aggressivo, il suono s'inarca in semicrome sovracute e - sfida suprema - scandite da colpi di lingua intonati; è l'avvio di un ostinato ritmico e timbrico giocato tutto nel territorio di confine fra suono, grido, soffio, silenzio, soglia del dolore acustico. Contemplazione della bellezza degli effetti ottenuti, delle forme mutanti dell'organismo sonoro partorito. Che Pisati poi culla, in un tempo Largo, molto soffiato e tranquillo, dove non l'emissione frantumata, ma le note tenute incidono di sè lo spazio dell'ascolto. Il riverbero, i ritardi del l.el. aiutano l'effetto di statica sospensione e mistero, accentuano il carattere di isola di un tempo preceduto e seguito da marcate aggressività. Il passaggio è ottenuto attraverso una progressiva distorsione delle note, esempio di manipolazione sonora in tempo reale.
È l'avvio della sezione conclusiva, traiettoria incessante che inizia quasi mormorando e poi, ostinata e stringendo, tocca la massima forza delle impennate conclusive, quell'ultimo sforzando inferocito, che il desiderio d'assoluto dell'autore preferisce troncare di colpo, perchè più limpida ne resti l'immagine». (S.Cappelletto dal CD '900 Musica. Il sassofono - F.Mondelci/Sx, RCA/BMG Ariola)
[CD • '900 Musica. Il sassofono - F.Mondelci - RCA 74321.25171.2 - 1995 - con musiche di A.Sbordoni, M.Pisati, T.Tesei, A.Samorì, F.E.Scogna, F.Mondelci, F.De Rossi Re]
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