Per saxofono soprano solo (o oboe solo) con grado di difficoltà: medio-alto è dedicato a Pia Beneduce (1943-1998). La prima esecuzione ad Avellino, marzo 1999 con sax. F. Mondelci.
«Il 19 dicembre 1998 moriva Pia Beneduce (1943-1998), alla quale questo pezzo è dedicato “in memoriam”: Non si può tacere il rischio rappresentato dalle opere scritte in memoria di qualcuno: il ricordo dell’opera potrebbe estinguersi prima che altri abbia dimenticato la persona che l’opera avrebbe voluto ricordare. Ci si consoli con le intenzioni: quelle dell’autore furono le migliori.
Anche questo Rondò si dipana da una serie già descritta altrove e che qui si lumeggia nuovamente. Essa è caratterizzata da una successione di 11 intervalli, ciascuno dei quali subisce, rispetto al precedente, un incremento di semitono. Si genera così una gamma d’intervalli che va dalla seconda minore (Mi#-Fa#) alla settima maggiore (Mi-Re#). Questa particolarissima serie fu ripetutamente usata dall’autore.
La parola “serie” evoca talvolta spettri di lugubri composizioni cariate da un eccesso d’intellettualismo. L’autore ha operato in modo da evitare il guasto predetto. È d’altra parte innegabile che l’adozione della serie non garantisce alcunché ma non impedisce alcunché. Similmente all’utilizzazione di un qualsiasi altro codice. La qualità di una composizione non è infatti rinvenibile nei mezzi adottati ma nel modo in cui quei mezzi sono utilizzati».
Rondò per Pia per saxofono soprano solo (o oboe solo), 1999 (opera di proprietà dell’autore)
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