Brano didattico di musica d’insieme per flauti dolci, flauto, 3 clarinetti in sib, sax contralto, sax tenore, corno in fa, 5 chitarre elettriche, 2 tastiere, percussione.
La partitura acclusa riporta per Flauto dritto soprano, Strumento in Do, Strumento in Sib 1, 2 e 3, Strumento in Mib, Strumento in Sib 4, Strumento in Fa, Chitarra (Elettrica) 1, 2, 3, 4 e 5, Piano o Tastiera 1 e 2, Percussioni.

«E’ uno dei brani più complessi della raccolta, ed è ancora un approccio ad una certa musica
contemporanea, scritto in un linguaggio che è una sorta di sintesi tra il minimalismo e lo stile del compositore olandese Louis Andriessen (1939), caratterizzato da grande energia ritmica e dalla poderosa dinamica. Le armonie sono derivate da tetracordi formati da sovrapposizioni di 2e maggiori/minori inscritte in un intervallo di 5a giusta (ad es. re – mi – sol – la) o di 4° giusta.:
Armonicamente è quindi non tonale ma “polare”, ovvero con aggregati sonori che presentano un elevato grado di dissonanza ma caratterizzati da una certa eufonia. Brano di una difficoltà abbastanza spinta (insieme a Crollo Definitivo è il più difficile della raccolta), dovuta alla richiesta di una notevole precisione ritmica (ad esempio, le sincronie delle battute iniziali). Altre difficoltà sono generate da presenti procedimenti imitativi stretti e dal tempo dispari presente nell’episodio conclusivo. Ne sono state approntate due versioni, di cui la seconda più lunga, scelta imposta dall’organico strumentale più nutrito. Il titolo è dovuto all’impressione di un continuo inseguimento tra le diverse parti strumentali.»