di Lanza, Sergio

Riflesso dall'interno

T & O.a - 2014 - 10'40'' - Ars Publica Edizioni Musicali

Commento all'opera

«Uno strumento potente e delicatissimo, ambiguo e sfuggente, il sax mi sembra aderire senza pudore alle parti più nascoste dell’anima, capace di esplorarne le zone d’ombra. Il suono di queste zone è quello di certi multifonici dal timbro incerto e incerta intonazione, il suono incomprensibile di uno stato di coscienza alterato, di un momento-limite del tempo, ben fuori dall’ordinario. Un suono capace di trasformarsi, di farsi presenza o assenza, percussione o respiro. L’orchestra d’archi non è “accompagnamento” del sax, non è altra cosa, è una sua espressione, è la sua stessa voce riverberata “fuori”. La qualità del suono degli archi segue quindi la sonorità del sax in una continua tensione timbrica. Il dialogo solo/tutti è in realtà un riflettersi del sax allo specchio, uno specchio che rivela e deforma, un dialogo intermittente che segue il ritmo della vita.»


Partitura

Riflesso Dallinterno (Stralcio)

 

 

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