Trio per Percussioni (Timpani, Marimba, Percussioni [Mid./Large Sus. cymb., Bass Dr., Temple blk., Hi/Mid/Low Splash Sus. cymb., Large Gong (or G# gong), Hi Timp.:F#/Eb, Low Timp.:E/G#/Bb, Tamtam, Large Gong, Bamboo chimes], Glokenspiel, Wood Block), Sax baritono/soprano, Violoncello. a Gianni D'elia.

«La composizione “Queste parole di colore oscuro” è l’ultima fase del processo di desemantizzazione del testo dantesco messo in opera da Mariateresa Sartori.

Attraverso l’analisi spettrale della lettura del testo pseudodantesco da parte degli attori ho ricavato un materiale sonoro puro, fatto di altezze determinate e di ritmi, la prosodia degli endecasillabi. In questi ritmi ho riscontrato figurazioni ricorrenti, “formule” con salti melodici precisi in corrispondenza della chiusura dei versi, veri e propri frammenti di melodie.

La composizione musicale si apre con dei brevi incisi in cui il testo sartoriano viene smontato e ricostruito come in un mosaico sonoro, perfettamente riconoscibile se lo si mette in relazione con il parlato. Ma già dopo alcune battute le figurazioni iniziano a ricombinarsi e a comportarsi come un materiale musicale tout court, il discorso musicale inizia a svilupparsi autonomamente e la forma diventa molto più articolata e complessa. Fanno la comparsa episodi “pseudomelodici” (sempre derivati dai versi del testo incomprensibile), tra cui una linea sinuosa discendente ricavata dalle parole che forniscono il titolo alla composizione, e altri in cui il “colore oscuro” del registro basso dei tre strumenti trasfigura. Una cellula di tre note (mutuata dalle parole che in origine erano “o voi ch’intrate”) è l’elemento formale più piccolo. Dal punto di vista formale si può pensare a questo pezzo come ad una forma sonata, nel cui finale i materiali iniziali, spostati nel registro acuto, lentamente sembrano perdersi nello spazio.

 Paolo Marzocchi, luglio 2021»