Classico Quartetto di saxofoni che ha ricevuto una menzione d'onore nel 2001 al Truman State University/Macro Composition Competition, Kirksville (MO-USA).
First performance: June in Buffalo, Buffalo (NY - USA); 6 June 1999
Performers: Amherst Saxophone Quartet

«Il primo movimento è caratterizzato dalla vivacità graffiante del ritmo, a malapena increspato, a volte, in cambiamenti inaspettati, finalizzati alla ricerca del senso della propria identità precaria.
Il mordere del tempo è soggetto a un'improvvisa e audace accelerazione, in un presunto spazio privo di rettitudine.
"Sacerdote di un tempo, divora se stesso e io ho qualcosa a che fare con questo" *
Nel secondo movimento, al di là della rassicurante regolarità della struttura, è possibile intuire le vibrazioni malinconiche, che emergono segnate da residui di cariche emotive, "contaminazione" degli echi di Stravinsky e Satie, senza tuttavia alcuna traccia di "prima" o "dopo".
Il soggetto è solo complice della sua durata, senza un inizio, o una fine, di ogni consistenza temporale: forse c'è un bagliore minuscolo, disintegrato e poi ricomposto che si apre sul passato.
Il terzo movimento inizia con un tema giocoso del Sax soprano.
Le bizzarre variazioni del ritmo e dell'espressione, esasperate dai frequenti scontri politonali, cercano la propria dimensione, nel tentativo di riorganizzare una realtà deforme, deformata, mutilata.» (Gloria Berlingieri)
"Quando le foglie corrono veloci su e giù nel giardino, e volano qua e là nel vento, vorrei poter correre insieme in modo che il tempo continui a volare."
* Jaspers "Psicopatologia generale"