Prima esecuzione a Petrozavodsk (Russia), presso la sale del Filarmonica della Karelia, il 04/11/2017, in occasione del Festival “Sax”, organizzato a cura del Conservatorio A. Glazunov di Petrozavods da parte del Karelian saxophone quartet.
«Commissionato dal Karelian saxophone quartet per la specifica occasione del concerto monografico sulle musiche di Gianfranco Gioia a Petrozavodsk nell’ambito del festival “Sax”, in cui l’autore ha preso parte come membro della giuria al concorso internazionale dedicato al sassofono. Il brano mantiene, almeno nella organizzazione formale, idealmente la stessa struttura dei due precedenti lavori destinati al quartetto (Almost Tango e Souvenir d’Italie) e cioè quello del brano in un unico movimento. In questo caso però, trattandosi di un lavoro più di ampio respiro, la sottesa suddivisione in “tempi”, pur nell’alternanza degli stessi senza soluzione di continuità, è maggiormente evidente. Il primo è un lungo preludio dove l’elemento principale è il perdurare quasi ininterrotto di un fitto intreccio di linee di sedicesimi ricorrenti tra tutte le parti del quartetto solo occasionalmente e brevemente alternati a episodi contrastanti (episodio in 6/8, sezione accordale sincopata, ecc.), episodi che però riconducono sempre alla “ripresa” dell’idea principale della trama in sedicesimi iniziale. La seconda sezione (o tempo), introdotto dal solo sax baritono è una sorta di corale in cui le sovrapposizioni di linee, così come nel primo, vengono mantenute, ma qui con andamento cantabile. La terza ed ultima sezione è una sorta di rondò in cui ad un elemento ricorrente se ne alternano altri e differenti, alcuni dei quali direttamente provenienti dalla I sezione (confermando così l’ideale strutturazione in movimento unico) che conduce alla ripresa del tema iniziale che conclude il brano attraverso una sorta di circolarità tematica.»
Quartet
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