Riferimento: Mondelci, Federico e Mazzoni, Massimo Duo Mondelci - Mazzoni
“Playtime n. 4 - Dietro l'orologio”
Duo di saxofoni dedicato al Duo Italiano di Saxofoni (Federico Mondelci e Massimo Mazzoni).
Prima il 17.11.1986 al Piccolo Eliseo di Roma per Musica Anni '10 Anni '80 con Federico Mondelci e Massimo Mazzoni.
«Quando un "trasportatore" è scarico non c'è niente da fare, puoi cambiare di struttura quanto vuoi, questo trasportatore non è più in grado di dare significati, di dare senso: è veramente in "estinzione".
Riflessioni simili a queste di Habermas sono quelle che mi hanno indotto a rinunciare all'uso più convenzionale e codificato del Sx, per rivolgermi a una ricerca linguistica approfondita dei nuovi suoni dello strumento.
Grazie ai consigli di F.Mondelci e all'incoraggiante complicità di M.Mazzoni ho scritto il duo per S e T "Dietro l'orologio" (1986), che ha rappresentato una sorta di sfida particolarmente difficile a livello compositivo ed esecutivo.
In questo brano ho potuto finalmente realizzare la mia idea di ritmo di timbri sulla quale ho basato la composizione: uno stesso semplice frammento tematico affidato ai due strumenti, è scandito secondo misure mutevoli e, attraverso urti, incroci, elisioni, dinamicizzato nei diversi piani timbrici (ad es. l'intervallo DO# MI, preso come bicordo dal S e trasformato invece in armonici sovracuti dello stesso fondamentale LA dal T) converte la sua funzione monologante in un dialogare estremamente complesso». Dalla Rivista "Il sassofono" n. 0, agosto 1988, pag. 22 -23.
«Dietro l'orologio si è nella "condizione iniziatica", in uno spazio tempo immaginario al di qua del senso, prima di ogni velleità di comunicazione.
La doppia natura del suono può essere interpretata come un monismo dinamico volto a creare un ritmo di timbri, non ordinato secondo una classificazione di carattere statico e geometrico, ma seguendo un'idea libera e fluttuante.
Le idee di ricominciamento, di demoltiplicazione ubiquitaria, di cicli di morte e resurrezione, le doppie e le triple realtà congiunte, sorprendenti a priori, che si risolvono attraverso la forma, influenzano il tempo, rendendolo evanescente, lontano, immemore. Il senso della permanenza resta ancorato al ritornello». Dall'lp MONDELCI MAZZONI DUO DI SASSOFONI, EDIPAN.
[LP • Mondelci-Mazzoni, Edipan PAN PRC S20 52, 1989]
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