1. Selène - Andante calmo, lunare
2. Ares - Allegro marziale
3. Afrodite - Lento, con nostalgia
4. Krònos -
5. Zeus - Allegro vivace
Il cielo dei Greci antichi è tutto trapunto di forme del mito, dove eroi e dei, con cadenza esatta, attraversano la volta celeste raccontando agli umani storie avvincenti, vera e propria mitologia astrale che ogni notte si accende, come un soffitto dipinto con immagini di personaggi familiari. E’ l’affascinante tradizione raccolta dallo scrittore Caio Giulio Igino (64 a.c. – 17 d. c.) per comprendere l’antica scienza del cielo fondata sul catasterismo, ossia “trasformazione in stella” dei personaggi mitologici e degli aspetti della vita umana.
Planètes è una sonata per sax alto e pianoforte ispirata ad alcuni dei corpi vaganti nell’universo conosciuto. Selène, la luna, “la risplendente”, illumina le notti umane.
Ares, Marte, il dio guerriero, pur essendo protagonista nelle vicende belliche, raramente risulta vincitore. E’ più frequente, invece, che si ritiri dalla contesa.
Afrodite, Venere, la dea della bellezza nata dal mare, incanta e volge alla nostalgia i sentimenti dei mortali. Krònos, Saturno, il dio del tempo, ingoia i suoi figli con i rintocchi del suo orologio.
Zeus infine con il suo travolgente moto riporta gli umani alla vita e all’arte.
Roma, febbraio 2022
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