Il brano “Piangi o Ridi?” è un brano per 12 sax e percussioni, la formazione è:

3 sax soprani;

3 sax contralti;

3 sax tenori;

2 sax baritoni;

1 sax basso;

drum set (batteria)

La composizione del brano è iniziata a gennaio e si è conclusa a giugno. E’ stato pubblicato presso la casa editrice “IMG – Edizioni”.

«Il compositore con questo brano ha voluto descrivere l’inadeguatezza del momento culturale e la latitanza di qualsiasi pensiero originale. Questo periodo musicale è senza dubbio inaccettabile per uno che guarda alla musica come arte e non come forma di marketing. Il problema è soprattutto in ciò che viene proposto al pubblico, che in larga parte è profano e subisce quello che radio e televisione gli propongono, in silenzio. La musica di oggi è malata, ma non è morta e quel buono che c'è va preservato. Il compositore ha pensato a Marinetti e i compositori futuristi come Luigi Russolo, Francesco Balilla Pratella, Franco Casavola e Silvio Mix che spingevano all’estremo la propria lotta contro il passatismo. Il futurismo è un tentativo di pensare un’arte adeguata alla mutata sensibilità indotta dallo sviluppo di una tecnologia che consiste essenzialmente nella velocizzazione del mondo. L’esaltazione futurista delle macchine ha fondamentalmente il senso dell’accettazione di un mondo preso dall’estasi della velocità. Ma se avessero vissuto in questo periodo il loro pensiero sarebbe stato lo stesso? Avrebbero pianto o avrebbero riso ascoltando la musica che viene divulgata in questo periodo? Il compositore ha usato nel brano delle dissonanze e poliritmie per descrivere il periodo storico.  Ha usato i sax contralti come mezzo per prendere in giro l’intera orchestra con delle risate sghignazzate durante il brano, ma l’intera orchestra di sax e la batteria non si lasciano condizionare e, come pecore in un gregge, vanno dritti per la loro strada seguendo la moda di questo periodo che viene proposta al pubblico. In merito alla musica che circola in questo periodo, Tu…… Piangi o Ridi?»