Quintetto per Voce di Soprano, Flauti (Do, alto, piccolo), Saxofoni (soprano, alto, tenore), Clarinetti (SIb, Mib, Basso), Pianoforte.
Prima esecuzione: 11.04.2014 presso il Fürstenfeldbruck (Monaco) da parte di Carmen Petrocelli e il Namaste ensemble (Andrea Biagini, Michele Bianchini, Guido Arbonelli, Michele Fabrizzi).
«Pezzi di cielo appartiene ad un ciclo di composizioni che negli anni ho scritto per la ricorrenza del 10 agosto, notte di San Lorenzo. La tradizione individua in questo giorno una attività di meteoriti in atmosfera abbastanza consistenti detti stelle cadenti. Dopo aver scritto diversi brani su questo argomento, ho scritto Pezzi di cielo che, a differenza degli altri, prevede anche il canto. I testi sono di Torquato Tasso, Victor Hugo, Virgilio e di autore anonimo. La parte della voce di soprano ha punte di virtuosismo estremo che la collocano nel tessuto strumentale quasi fosse un quinto strumento. La prima parte è affidata agli strumenti più gravi, flauto alto, sax tenore, clarinetto basso, il pianoforte suona nel registro medio grave. La sonorità degli strumenti cresce da un pianissimo quasi impercettibile fino ad un piano dal suono vellutato per ritornare al pianissimo e ricominciare di nuovo. Il pianoforte ripete le note MI, FA tenendo il pedale, il clarinetto basso alterna lunghe note di LA e FA. Rendono un fondo sonoro quasi fosse il cielo che al tramonto inizia a poco a poco a scurirsi per permettere alle stelle di apparire. Il flauto alto, anche esso in un gioco di crescendo e diminuendo, fa la sua comparsa come fosse il chiarore lunare che insieme alle stelle, rappresentate dai bicordi del pianoforte in una sonorità mezzo forte, illuminano il cielo.»
Testo
Stelle nell'Infinito sospese
lacrime del cielo
nella povertà della notte sola
che mai non finirete d'illuminare
dimensione del nostro "infinitamente piccolo"
diluito negli eterni spazi ove alberga il mistero.
Anonimo (M.P.)
Misteriosa aura di stella
esplosione di luce
che muore al mattino e rinasce la sera.
Anonimo (M.P.)
Qual rugiada e qual pianto,
quai lacrime eran quelle
che sparger vidi dal notturno manto
e dal candido volto delle stelle?
Torquato Tasso
Les étoiles filantes Stelle cadenti
A qui donc le grand ciel sombre A chi il gran cielo cupo
Jette-t-il ses astres d'or? getta i suoi astri d'oro?
Pluie éclatante de l'ombre, Pioggia sprizzante dall'ombra,
Ils tombent... encore! encore! cadono...ancora! ancora!
Victor Hugo
Namque volans liquidis in nubibus arsit arundo La freccia s'accese volando tra le liquide nubi,
signavitque viam flammis tenuesque recessit arse e tracciò una scia di fiamma, si consumò
consumpta in ventos; coelo ceu saepe refixa e sparò tra i volubili venti. Così le stelle cadenti
transcurrunt crinemque volantia sidera ducunt. spesso si staccano dal cielo e trascinano
correndo nel cielo una chioma lucente.
Virgilio
Eneide - Libro V v. 525
Pezzi Di Cielo
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