Opera per voci (La Ragazza - Soprano lirico leggero, L'Arrotino – Tenore, La Locandiera – Soprano, La Volpe - Contralto) orchestra (Fl., Ob., Cl., Cl.b., Fg., Sax (contr/ten), Cr, Tr, Trbne, Chit., Perc., Archi) e mimo (un'ombra) su libretto di Sandro Cappelletto è la Parte prima di Patto di Sangue, commedia nera in due parti liberamente tratto dal Retablo de la avaricia, la lujuria y la muerte (Polittico dell'avarizia, la lussuria e la morte) di Ramon del Valle-Inclàn.
Lavoro commissionato dalla Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
1^ esecuzione: Firenze, Teatro Goldoni, 22 Maggio 2009
«Ha debuttato al Festival del Maggio Musicale Fiorentino, la nuova opera da camera di Matteo D’Amico tratta dal Retablo de la lujuria, la avaricia y la muerte di Ramon del Valle-Inclàn. L’opera, intitolata Patto di sangue, si presenta come un dittico che riunisce due dei cinque atti unici costituenti l’opera originale del grande drammaturgo spagnolo. Il libretto è curato da Sandro Cappelletto, l’organico prevede un ensemble di diciassette esecutori e sei cantanti in scena.
Le due parti di questa "commedia nera" si intitolano La rosa di carta e Patto di sangue: esse sono strutturate sul modello medievale del retablo , in cui le varie parti ruotano intorno ad un unico tema: la lussuria e l'avarizia che conducono alla morte. I personaggi, una collettività di miserabili sorretti dalla forza di un ambiguo misticismo, sono fantocci, marionette mosse da forze misteriose e rituali in una realtà che è solo apparenza, un dramma che si trasforma nel suo contrario, una tragedia che rivela, grottescamente, il suo volto di farsa»
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