A L.el - 2000 - 9'

Dettagli opera

Per sassofono, live-electronics e suoni elettroacustici.
La composizione ha riscosso il terzo premio al 13° Concorso Internazionale di Composizione "Città di Barletta" organizzato dall’Ass. Cultura e Musica "Curci" di Barletta (BA).
Prima esecuzione assoluta il 15.6.2000 in occasione di Toys 2000 Interferenze Sonore presso il Centro di Musica Moderna di Modena da parte di Enrico Battisti al saxofono, Alvise Vidolin al live electronics e la supervisione di Adriano Guarnieri.


Commento all'opera

«Breve analisi:

Il brano integra l’elettronica, sia fissata su nastro che dal vivo (opzionale), alla performance musicale in una serie di rimandi timbrici costanti.

Tutte le fonti registrate sono suoni di saxofono: soffio, suoni pedale, colpi di chiave, slaps, sequenze melodiche.

Il trattamento elettronico è dapprima leggero, con la fonte sonora sempre riconoscibile che dialoga direttamente con lo strumento acustico, fino alla creazione di zone dove la distanza dalla fonte sonora originaria diventa estremamente spiccata.

Questo darà luogo a un singolo episodio di natura acusmatica nel corso del quale si determina il climax della composizione, a 2/3 circa della composizione.

Prima sezione (00’00” – 02’ 04”)

In questa sezione prevale in particolare il suono soffiato dello strumento con e senza colpi di chiave, basato su durate lunghe. L’elettronica affianca e raddoppia questo aspetto timbrico attraverso l’uso del delay che, applicato alle code sonore degli interventi strumentali, crea dei pedali tenuti di suono soffiato.

 

Seconda sezione (02’04” – 04’20”)

Poco a poco la parte fissa dell’elettronica (tape) crea un ulteriore pedale (mi) nel registro medio dapprima con suono trattato e in seguito sempre più elaborato e spettralmente denso, sul quale il saxofono prende corpo con interventi via via sempre più consistenti alternando il suono al soffio e ai colpi di chiave, in figurazioni musicali con valori sempre più brevi e incisivi.

 

 

Terza sezione (04’20” – 06’08”)

In questa parte il saxofono abbandona completamente il suono soffiato e introduce brevi gruppetti scalari di semicrome e trilli sui suoni più lunghi parallelamente all’incalzare sempre più sentito dell’elettronica.

 

Quarta sezione (06’08” – 07’56”)

L’elettronica che si è montata poco a poco dall’inizio del brano, allontanandosi progressivamente dalla fonte trova qui la sua esplosione e progressivo esaurimento dell’energia accumulata. Nella seconda parte tende quindi a spegnersi preannunciando la sezione finale

Quinta sezione (07’56” – 08’40” ca)

E’ una sorta di breve coda nella quale viene ripresentato il clima sonoro iniziale sia nei suoni di saxofono che in quelli elettronici.

»

 


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