Riferimento: Salime, Francesco
3 pezzi per quartetto di sassofoni, dedicato a Francesco Salime.
Prima esecuzione da parte del Quartetto di Sax F. Salime (Francesco Salime - sax soprano, Danilo Russo - sax alto, Isacco Buccoliero - sax tenore, Paolo Fiorillo - sax baritono) il 28 aprile 2022 Nocera Terinese - CZ presso l'Istituto Superiore di Musica Tchaikovsky per la rassegna della SIMC, Scrivere per la pace.
«“L’urgenza comunicativa per la tensione mondiale ha suggerito a tutti noi musicisti di abbracciare mouse, penne e gli strumenti per raccontare il vissuto storico dell’oggi attraverso un filtro importante dato dai mass-media. È un compito doveroso e opportuno. Sono numerosi gli esempi storici contestualizzati a conflitti bellici che hanno portato alla nascita di opere musicali. Seppure nella sua dimensione asemantica, la musica può richiamare landscapes e sensazioni che da lontano il compositore riesce spesso a raccontare.”
In particolare NOT SO F(W)AR vorrebbe, senza soluzione di continuità, richiamare 3 momenti precisi:
I Tempo, Senza gravità; generare una condizione di sospensione data dall’angoscia dell’attesa degli attacchi al suolo ucraino da parte dei russi, dunque impossibilità di un melos unico, di una linea che risolva, ma la proposta di incisi che rimangano tali e che attraverso un contrappunto imitato si intersechino fra gli strumenti. La timbrica è onomatopeica, cioè slap, frullati e/o tremoli, armonici e vibrati esasperano quella sensazione di fuochi incrociati. Solo un’ultima frase finalmente trova solidità per una chiusura in cui si condensi il materiale in un’eco jazzista.
II Tempo, Cercando riparo; sebbene non si possa essere mai al sicuro durante un conflitto, la natura dell’uomo è quella di preservarsi e conservarsi. L’idea della fuga e del mistero riecheggiano in questo secondo movimento, in cui attraverso un’omofonia fra gli strumenti si propone una stasi del materiale, che metaforicamente ho desiderato conflusse in un’incapacità reale di scappare pur muovendosi, correndo. La timbrica ora trova con forza accenni di microtonalità mediante l’uso dei whistle tones rapidi ed indefiniti, a cui seguono e precedono momenti di sf con sordina, laddove possibile, richiamando la duttilità del sassofono come ibrido fra i legni e gli ottoni.
III Tempo, Deciso; in questo ultimo movimento finalmente al Sax soprano viene data una linea melodica chiara, il cui carattere si scontra con quello degli altri strumenti in subbuglio ritmico che appunto insieme possano raccontare l’incoerenza della guerra. Il brano seppur breve è un climax di tensione ritmica, dinamica e timbrica; il finale vede il concatenarsi degli strumenti che come in una cadenza di forma Concerto, oltrepassano il passaggio virtuosistico per esplodere allegoricamente in un cromatismo discendente e conclusivo attraverso un cluster accordale delle note: LA# - SI – DO # RE.»
MeacciA-NotSoF(w)ar-Q-Esc
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