Per 4 sassofoni, marimba e pianoforte.
Composizione eseguita il 25 novembre 2015, Sala Scarlatti del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo in occasione di “Frammenti di visioni – Omaggio a Sofia Gubaidulina”, progetto a cura della Fondazione Teatro Massimo e del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo.
Ensemble e solisti del Conservatorio di Palermo:
Direttori Maria Chiara Casà,* Alberto Maniaci
Violini Elena Ponzoni, Irene Piazza
Pianoforti Irene Maria Salerno, Oksana Svekla
Soprano Francesca Adamo
Contralto Sonia Prina
Sassofono Giuseppe Caccamisi**, Gaetano Costa**, Baghchighi Gehahghir**, Francesco Italiano, Attanasio Marchetti, Gaetano Motisi, Rosolino Ragona, Salvatore Principato Trosso**
Percussioni Francesco Barone, Francesco Bruno, Sergio Calì, Gabriele D’Emma, Giulia Lo Giudice, Alessio Magnanimi, Giulia Perriera, Gaspare Renna, Fulvia Ricevuto.
«Il brano propone, come da titolo, un tentativo di confronto con la tradizione contrappuntistica vocale. Più nello specifico, il riferimento polifonico rinascimentale si integra con una sensibilità armonica moderna, che trasfigura l’idea originaria. La scelta timbrica ricade su un organico strumentale, al fine di esaltarne le potenzialità espressive; quartetto di sax, pianoforte e marimba possono variamente dialogare, in contrapposizione o concordanza. La struttura formale è tripartita: all’incipit iniziale si associano immagini sonore ricorrenti, pur gradualmente alterate; nella sezione centrale ritmi irregolari approfondiscono un atteggiamento straniante, misterioso; nella parte conclusiva prevalgono infine i dialoghi vocali, come fra cantori: ostinate traiettorie melodiche ascendenti e discendenti, interrotte da salti e squarci improvvisi, intendono evocare un senso di vertigine, per l’appunto trascendentale.»
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