NOTE INTRODUTTIVE SUL BRANO
« IL SASSOFONO- il più giovane tra tutti gli strumenti a fiato , sin dalla sua nascita, intorno al 1840 con Adolphe Sax, viene utilizzato dai compositore in tutte le forme e gli stili di musicai(dal classico, al Jazz, al Pop, Fusion, Blues, ecc.)La particolarità di questo strumento sta nel fatto che risulta essere dotato di un timbro molto sensuale, suadente, intrigante, quasi ipnotico e allo stesso tempo è molto duttile, cioè si presta bene ad essere inserito in qualunque organico strumentale senza comprometterne l’equilibrio generale, anzi lo arricchisce con il suo timbro affascinante. Nel corso del ‘900 sono state sviluppate , nuove tecniche esecutive e ricercate tutte le risorse sonore possibili e immaginabili , per cui oggi questo strumento è in grado di poter suonare di tutto. Dai suoni morbidi ,dolci, a quelli più violenti e aggressivi, dai suoni singoli a quelli multipli, dai suoni tonali a quelli microtonali, (quarti di tono),suoni soffiati, slap di tutti i tipi, frullati di gola, di lingua, battito della lingua sull’ancia,ecc..ecc. Considero da sempre il Sassofono uno strumento fortemente ricco timbricamente e capace di suscitare nell’ascoltatore forti emozioni attraverso una grandissima varietà di “effetti sonori”. Sin da ragazzo, allievo del Conservatorio ho amato, seguito i migliori Sassofonisti in circolazione e scritto x questo strumento il maggior numero di brani di tutta la mia produzione.» «LUCE OSCURA
Per Sassofono Baritono e pianoforte op.110 (2014)
Il brano nasce per un progetto di “ Musica e Poesia” sul ‘900. Prima del brano strumentale ho scritto i versi poetici sul gioco di luci ed ombre creati dalla luna che si rispecchiava sul mare. Da tempo osservavo i colori che si generavano , i riflessi ,le sfumature , i contrasti che un linguista li chiamerebbe “Ossimori”.
Ho messo in evidenza proprio le parole che si oppongono: Luce/Oscurità, Buio/Luminoso, Rumorosi/Silenzi ecc. Una volta scritto il testo letterario, ho pensato alla realizzazione sonora del brano, scegliendo il pianoforte come suoni da sottofondo, da cornice e sopra il Sassofono Baritono in Mib, che mi doveva garantire questa doppia veste ”Contrasti” con frasi melodiche, frasi a-melodiche, suoni dal timbro chiaro e suoni dal timbro scuro. Con il Sassofono volevo giocare su questo dualismo per sottolineare la stessa atmosfera creata dalla poesia. La scelta del Sassofono Baritono è motivata dal fatto che questo strumento possiede nel suo registro grave la sua corposità timbrica, ricco di armonici, e alla stesso tempo nel registro acuto una sua morbidezza unica. Inoltre il gioco tra luci ed ombre l’ho inteso come gioco tra brevi frasi, brevi accenni melodici , e frasi a-melodiche create da suoni multifonici. Gli eventi sonori vengono dal nulla, appaiono, vivono per un breve istante e poi scompaiono . Il pianoforte sottolinea questa ambiguità eseguendo un modello di accompagnamento molto ripetitivo, gioca anche lui a creare atmosfere di contrasto, con l’utilizzo di dissonanze di vario tipo (gruppi accordali di settima, di nona, undicesima, clusters ecc. Il brano è stato pensato come una “STRUTTURA APERTA”, nel senso che non tutto è stato definito dal compositore, ma anzi anche l’esecutore diventa anche lui un co-autore, inserendo ne i “Punti Coronati” delle parti libere , dove l’esecutore a sua scelta può “prolungare, improvvisare, aggiungere effetti sonori “ sopra la nota base, con ( Slap, suoni armonici, vibrati, Oscillazioni di ¼ di tono, movimento di Tamponi, Suoni glissati tra due note o tra due suoni multipli, suoni soffiati, voce nello strumento ecc.).Il brano da una partesi avvicina in senso lato a quella ricerca timbrica, alle “nuance”, alle sfumature , atmosfere tanto care agli Impressionisti di fine ‘800, e dall’altra utilizza un linguaggio sonoro più moderno con le tecniche in uso nel nostro tempo.
P.S. 1)Il brano strumentale dovrebbe essere preceduto dalla recitazione del testo.
2)Il brano dovrebbe essere eseguito in una sala o spazio senza troppa illuminazione, anzi è preferibile con poca luce per creare la giusta atmosfera notturna.»
LUCE OSCURA…
NEL BUIO LUMINOSO DELLA NOTTE
LA LUCE OSCURA DELLA LUNA
DIFFONDE ATTORNO A SE
RUMOROSI SILENZI.
FASCI DI LUCE SOLCANO IL RUVIDO MARE.
QUA’ E LA’ SI ODONO VOCI SOTTILI
COME VELI CHIARI
DI NUVOLE INDEFINITE.
TUTTO E’ MOTO…IN QUESTO UNIVERSO
CON GIOCHI DI LUCE ED OMBRE.
L’UOMO…ESULE SULLA TERRA, SI SENTE SMARRITO..
GUARDA, PENSA, NON SA,
IL PERCHE’ DELLA MAGIA DEGLI EVENTI.
Luce Oscura
Luce Oscura
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