«Lettere d'aria come simboli senza ombra.
Sono le geometrie che traccio nel suono immaginario per ritrovare nell'ascolto la matrice per nuovi paesaggi del gesto, quello che scolpisce, dipinge, plasma, per cercare il riscontro di una storia.
Forse, per trovarne memoria nella materia necessitiamo della poesia più leggera e dell'autenticità più severa nel quotidiano, come parole fatte di lettere d'aria.
"Lettere d'aria" è dedicata a Filippo Dionigi, che eseguì la composizione al MART di Ravenna nell'ambito del Festival Soundscape 2019.
Un grazie speciale a Mario Marzi che mi "iniziò" al mondo sonoro di questo meraviglioso strumento nel 2000, quando mi diplomai in composizione al Conservatorio di Milano, durante un incontro organizzato dal mio maestro, Alessandro Solbiati.»
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