Riferimento: Bianchini, Michele
Composizione scritta per il progetto "Scrivere per il Futuro", raccolta di brani scritti appositamente dai compositori della SIMC e realizzati con valenti strumentisti italiani, in occasione della pandemia mondiale da Coronavirus che ha colpito l'umanità nel 2020.
"Silenzio, parla la Terra"
Tante le voci dimenticate e soffocate dall'umana esistenza che il grande silenzio ci ha fatto riscoprire.
Le voci della Terra non mira a narrare ma a evocare un'atmosfera, un'emozione.
È un viaggio nell'universo sonoro del nostro pianeta, nelle sfumature dei suoi respiri, nei sussulti
e nelle vibrazioni della crosta terrestre, ma è anche un monito potente alle responsabilità, agli errori
e alle prevaricazioni dell'uomo sulla natura.
«Le voci della Terra è un viaggio nell'universo sonoro del nostro pianeta, nelle sfumature dei suoi respiri, nei sussulti e nelle vibrazioni della crosta terrestre, ma è anche un monito potente alle responsabilità, agli errori e alle prevaricazioni dell'uomo sulla natura. “Condivido appieno il postulato del pezzo, pensiero sonoro profondo, dolorosamente delicato”. (Renzo Cresti)
Tante le voci dimenticate e soffocate dall'umana esistenza che il grande silenzio ci ha fatto riscoprire. Le voci della Terra non mira a narrare ma a evocare un'atmosfera, un'emozione nella consapevolezza che la musica, con il suo forte potere emozionale, può affermare un messaggio universale e può avere un ruolo importante nella trasformazione dell’ambiente sociale.
La mia poetica, per esperienze di vita e di lavoro, è attenta alle connessioni tra uomo e natura e tenta di interrogare, in modo critico, la società con le sue grandi contraddizioni.
Non sono sicura di raggiungere il mio scopo ma sono certa che l’arte, come l’amore per la natura, sia un valore e una ricchezza irrinunciabile da difendere, da rilanciare e da proteggere.» Maria Radeschi
« Le voci della Terra è un viaggio nell'universo sonoro del nostro pianeta, nelle sfumature dei suoi respiri, nei sussulti e nelle vibrazioni della crosta terrestre, ma è anche un monito potente alle responsabilità, agli errori e alle prevaricazioni dell'uomo sulla natura.
Percorsi esilissimi e quasi immobili si intrecciano con slanci sfrenati e aggressivi in cui lo strumento, sfidando il "Grande Silenzio", dà voce alla Terra.» Maria Radeschi
Le Voci Della Terra
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