«L’opera apre con il passato della famiglia Sax e in particolar modo su Adolphe, di lui l’opera universalmente nota: il saxofono, inventato intorno al 1840 e brevettato nel 1846. Ampio spazio viene dedicato agli autori dell’epoca, alle prime composizioni, molte delle quali ancor oggi famose. La geniale intuizione di Sax di uniformare gli strumenti in intere famiglie, la sua riforma musicale per le formazioni bandistiche militari. L’incontro con Rossini, Wagner e Verdi. Gli interpreti divulgatori in Francia, Belgio, Germania e in Italia con il saxofono nella musica d’intrattenimento, jazz e classica e con i primi insegnanti e le prime classi di saxofono nei Conservatori. Il sax oltreoceano a fine Ottocento con i musicisti più importanti che lo hanno portato al massimo del virtuosismo contrariamente all’opinione del grande compositore e amico sostenitore di Sax, Berlioz che non lo riteneva strumento adatto alla velocità. Un capitolo dedicato alla musica jazz a cui deve la riscoperta e la sopravvivenza dopo essere stato per lunghi anni dimenticato dai compositori classici. L’autore è stato il primo saxofonista di estrazione classica che abbia mai scritto in Italia su tale argomento, questo libro sorto dopo lunghe e attente ricerche pone un ulteriore tassello sull’ultimo strumento meccanico nella storia della musica.»
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