Balletto su soggetto tratto da Reigen di A.Schnitzler per ensemble strumentale ed elaboratore elettronico (Fly 30 del CRM di Roma).
«Seguendo una delle possibili chiavi di lettura del Reigen schnitzleriano, La Ronde si configura come un'indagine attraverso le forme dell'ipocrisia all'interno della coppia, su e giù per i gradini di una scala sociale multiforme e assortita. E se è vero che il paradosso dell'ipocrisia è il giuoco verbale spinto alle soglie dell'incomunicabilità, i personaggi di Schnitzler sembrano spesso parlare a vuoto, non comprendendosi, come se cercassero di comunicare tramite lingue diverse.
Ne La Ronde questa situazione si traduce musicalmente nella compresenza di stili diversi, che si intrecciano e si alternano tanto nella struttura generale quanto all'interno dei singoli quadri - ventuno - nei quali è articolato il balletto. I dieci "dialoghi" di Reigen diventano altrettanti pas de deux, intercalati da undici episodi 'corali', vere e proprie variazioni scaturite dal materiale astratto che risuona nell'introduzione: una presenza sotterranea cupa e insistente, che, grazie anche alla presenza di una marcata elaborazione elettronica dei suoni strumentali, fa da sfondo alle evoluzioni dei personaggi schnitzleriani, subito risucchiati nella schiera di fantasmi da cui sembrano uscire. Il contrasto é forte, stridente, quasi 'mahleriano', con l'irrefrenabile pulsione vitalistica che anima gli episodi solistici e che si dispiega in un vortice, quanto mai vacuo, di temi ispirati al mondo dell'operetta, del café-chantant o del cabaret.» Dal Sito
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