Per sax contralto (versione anche per soprano).
Vari gli 'adeguamenti' che, dall'idea primordiale del 1984, ne hanno visto la completa definizione nel 2014.
«Il suono ruota su se stesso ricadendo verso la tessitura grave dello strumento. Una melodia di suoni singoli sospesi che cercano una sintesi attraverso continue cadute e risalite, come un respiro che cerca di espandersi ma è continuamente interrotto. Suoni che fissano il tempo nello spazio e aprono verso altri respiri, altri mondi.»
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