Incantation. "Non sempre i sassi sepolcrali a' templi".
«Dedicata a Claude Delangle fu scritta durante il periodo di studio con Olivier Messiaen a Parigi dove egli era in contatto con altri compositori “spettralisti” come Grisey, Murail, Levinas, Dufourt. Parlando con il M° Landini delle emozioni che ricevo dal brano, ovvero qualcosa di molto antico ma anche sacro e vicino ai mantra Tibetani la sua risposta è stata: Incantation contiene una ricerca all’interno dello spettro sonoro che rappresenta una delle fondamentali caratteristiche del mio stile compositivo. Negli anni tra il 1970 ed il 1980 lo stile di molti compositori come Franco Donatoni, richiedeva l’uso di molte note nella struttura musicale mentre in Incantation il numero delle note è inversamente proporzionale all’intensità, all’ispirazione e alle emozioni. La registrazione è stata fatta, come richiesto in concerto, con una disposizione a semicerchio per ricreare la spazialità del suono, per cui si sentirà il sax spostarsi lentamente da destra a sinistra dell’immagine stereofonica.» (Dal CD In Volo – R.Favaro/Sx – Velut Luna – 2016)
[CD • In volo - Roberto Favaro/Sx - Velut Luna, Crossover CVLD 278 - 2016 - con musiche di Roberto Favaro, Eraclio Sallustio, Giovanni Mancuso, Carlo-Alessandro Landini, Stefano Maria Ricatti]
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