Riferimento: Filippetti, Enzo
Per saxofono contralto e live electronics (8 canali).
Inizialmente denominato Improvviso statico, successivamente, con la produzione delle composizioni omonime, Improvviso statico I.
Prima esecuzione il 13.10.2012 presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma per l’EMUFEST da parte dei dedicatari del lavoro Enzo Filippetti-saxofono e Giorgio Nottoli-elettronica.
«Elisabetta Capurso. Per un’analisi di Improvviso statico di Carmine Emanuele Cella.
1.1 Carmine Emanuele Cella: brevi riflessioni su di una modalità compositiva.
In un mondo in cui si chiede sempre più specializzazione e settorialità, il mio modo di essere è sempre stato trasversale.
La mia base di conoscenza è tesa all’unione tra discipline apparentemente diverse come la musica, la matematica e la teoria dei segnali…
Con queste parole che gli appartengono, Carmine Emanuele Cella definisce la propria personalità di compositore e nello stesso tempo di ricercatore in ambito scientifico. Una doppia formazione culturale la sua quindi, scientifica e musicale, che apre alla creazione ‘del suono con il suono’, dei suoni prodotti dal computer e dagli strumenti acustici, anche dalla loro combinazione.
Il processo della combinazione si rivelerà, infatti, nel corso degli anni come un tratto tipico della sua personalità artistica.
Carmine Cella espone diffusamente la personale teoria di una certa modalità di scrittura nelle numerose pubblicazioni a carattere didattico che egli stesso ha dedicato ai diversi ambiti musicali e matematici; mettendo in rilievo, attraverso la tensione unitaria dei processi teorici, anche l’unità del processo compositivo. In buona parte esse sono riunite in una raccolta dal titolo significativo, ‘’Teaching Resources’’.
2.1 L’elaborazione elettronica e Improvviso statico per sassofono contralto e live electronics
Una composizione recente nel tempo, Improvviso statico per sassofono contralto e live electronics, risponde in modo particolare a tali linee guida, alle riflessioni fondamentali che sottendono al pensiero compositivo.
Improvviso statico è infatti una commissione di Emufest 2012, il Festival di musica elettronica del Conservatorio S.Cecilia di Roma, di cui Giorgio Nottoli è il curatore artistico. Il lavoro, eseguito in prima assoluta il 13 ottobre 2012, è dedicato al sassofonista Enzo Filippetti e a Giorgio Nottoli.
La parte del live electronics è stata realizzata sul processore personale Mac OSX 10.8.2, corredato della versione 6 di MaxMsp.
La data che chiude la partitura risale al settembre ottobre 2012, Strasburgo e Pesaro, indicata in calce all’ultima pagina; ad ogni modo l’analisi personale è fatta sulla partitura che porta nella copertina il copyright del 2012, non pubblicata a stampa.
Ascoltando e analizzando Improvviso statico si ha la chiara percezione che i due aspetti del comporre, quello razionalista, evidente già nelle opere della prima maniera e quello collegato alla ricerca sul timbro, si completino e trovino la loro fusione in questo lavoro. La modalità della gestione intervallare delle altezze, rimane ancora oggi l’elemento di base della scrittura compositiva, una modalità non statica, bensì estremamente musicale, a tratti anche ‘melodica’. In Improvviso statico, infatti, sono ancora le altezze gli elementi fondamentali del processo musicale, però con una differenza sostanziale. L’aspetto intervallare infatti viene esaltato, talvolta messo in contrapposizione con i numerosi elementi di ricerca timbrica: le piccole note in ‘acciaccature’, i segni di dinamica ravvicinati, la presenza fondamentale del live electronics, le cui ‘patches’ sono state elaborate con il programma MaxMsp dell’Ircam. La compresenza di tutti gli elementi fa sì che il parametro intervallare sembri congelare la sua connotazione fondamentale di frequenza, a favore di una rappresentazione timbrica che vuole l’altezza del suono diventare timbro, un’altezza–timbro.
Tale sembra essere l’intento del compositore.
Per arrivare a questa affermazio
[CD • Sax Out! • Enzo Filippetti/Sx • Cesmel CD 1018 • 2018 • con musiche di Carmine Cella, Alessio Gabriele, Franco Sbacco, Nicola Sani, Francesco Maggio-Gustavo Delgado, Paolo Rotili]
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