Riferimento: Filippetti, Enzo
Balletto per danzatore, percussioni, saxofoni successiviS/A/T/B, ed elettronica.
e non sapeva, destandosi,
se fosse un uomo che aveva sognato d'essere una farfalla
o una farfalla che sognava d'essere un uomo...
J.L.Borges
«Genesi di un'idea.
Questo progetto è il tentativo di trovare un possibile luogo simbolico di rappresentazione della musica e della danza all'interno di un unico spazio scenico.
In questo ambito si pone come una specifica scrittura di fatti drammaturgici, tanto nel progetto del movimento, che nella stesura musicale, leggibile quest'ultima attraverso le "azioni strumentali" degli interpreti.
Lo spunto per questo lavoro è venuto da una suggestione letteraria suggerita dall'omonimo racconto di J.L.Borges.
Da subito è risuonato in noi quell'aspetto metafisico che coglie in profondità una riflessione sul tempo, orientale nella sua circolarità. Ciò in consonanza pure con alcune ricerche, presenti già nelle composizioni musicali di questo lavoro, che tendono a negare la linearità dello sviluppo formale dei materiali, letterari, o coreografici, e inducono a scegliere la discontinuità come momento di più intensa espressività.
La musica è arte del tempo, in cui i simboli sonori riflettono porzioni emozionali di vissuto, in continuo rapporto mnemonico tra loro. Tragedia del tempo, dell'essere... e dell'ascolto (vedi Nono..).
La danza è arte dello spazio, alla ricerca di punti di contatto con il tempo vissuto, che si consuma nei gesti quotidiani e che il suono misura con il suo scorrere.
Da tutto ciò si è partiti per arrivare ad una possibile interazione tra la musica e la danza, intese entrambe come drammaturgie del suono e del movimento.
Comuni ad entrambi sono gli spunti emozionali, le traiettorie di energia, la ripetizione, la variazione e la stasi, la ripresa del movimento, etct... , tutti moti interiori che precedono le tecniche nelle quali si calano e prendono corpo.
In particolare, ci ha interessato quel punto dove i materiali si trasformano , passano attraverso quella porta invisibile che inghiotte il tempo misurabile e ne sospende la percezione.
Il lavoro è suddiviso in sette quadri narrativo naturalistici: Evanescenza, Sonno, Sogno, Trasmigrazione, Unione con l'Universo, Relatività, Non essere». (EC da Filippetti)
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