I fuochi di Sant’Elmo (secondo studio sulla Balena).

«Ne I Fuochi di Sant’Elmo sono quattro sassofoni a macinare il percorso musicale di soffi e percussività che prendono il sopravvento sulla terza minore iniziale, appropriandosi subito della sua peculiarità intervallare e inserendola nella ritmica dai “tactus” regolari, che lasciano liberi gli strumenti di trovare un faticoso allineamento sonoro tra virtuosismi e note singole gridate o ribattute, come a volersi affrancare da costrizioni.
Si ritorna al soffio e alle sonorità prolungate, quasi “elettronici” fruscii, dove le dissonanze e gli ultimi sospiri decretano l’indebolimento progressivo del suono e la conseguente scomparsa vibratoria.»