2 Studi per quartetto di sax:

1) Chromatic Invention;

2) Scherzo/Dance.

Eseguiti per la prima volta dall'ATEM SAX QUARTET (David Brutti, Matteo Villa, Davide Bartelucci, Massimo Valentini).

«Dedicati ai quattro musicisti straordinari dell’ATEM QUARTET, questi due brani sono forse i più complessi a livello strutturale di tutta la mia produzione.

La complessità nasce dalla volontà di far scaturire tutta la composizione dai primi 50 numeri di Harshad in base 10 (in matematica un “numero di Harshad” è un numero intero positivo divisibile per la somma delle proprie cifre).

Il mio amore per i numeri è abbastanza noto, ma il motivo per il quale questa serie numerica ha attratto la mia attenzione fino al punto di dedicarle un’opera (che originariamente avrebbe dovuto essere un quartetto completo, formato da quattro movimenti) è la sua particolare conformazione: i  numeri infatti si susseguono in modo estremamente irregolare (10, 12, 18, 20, 21, 24, 27, 30, 36, 40, 42, 45, 48, 50 e così via).

In altre parole, le distanze fra un numero e l’altro danno origine a un’altra successione talmente imprevedibile da sembrare casuale (2, 6, 2, 1, 3, 3, 3, 6, 4, 2, 3, 3, 2, 4…), mentre in realtà è generata da un algoritmo piuttosto semplice.

Insomma: asimmetrie regolate da un ordine superiore, caos apparente generato da un’operazione elementare.

Mi piaceva molto l’idea di poter creare un oggetto estetico che fosse espressione concreta di questi concetti, dunque decisi di impiegare la serie di Harshad per determinare meticolosamente quasi tutti i parametri musicali della composizione (chi mi conosce, però, sa che ciò non implica alcun procedimento puramente meccanico).

Il primo brano, “Chromatic Invention”, si basa su un disegno incessante che sottende tutti gli episodi, mentre lo “Scherzo-Dance” ricerca la massima discontinuità fra gli eventi che si susseguono.

L’esecuzione dell’ATEM QUARTET è davvero stupefacente, considerando l’estrema difficoltà di questi studi.»
Mario Totaro sul proprio profilo FB, 24/08/2023

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«Questi studi brillanti si basano sui primi 50 numeri della serie numerica di Harshad, i quali determinano la maggior parte dei loro parametri musicali (altezze, aggregati armonici, ritmi, metri e strutture formali).»