Riferimento: Ceschini, Claudio
«Un imprevedibile viaggio all'interno degli infiniti solchi di un graffito immaginario.
Il brano è improntato ad una continua ricerca dei limiti tecnici dello strumento, portando l'esecutore ad un costante stato di tensione, scaturito da passaggi tecnicamente ardui.
Altre caratteristiche compositive fondamentali, sono l'utilizzo dei quarti di tono, l'assenza di linee melodiche ed il continuo alternarsi dei più moderni effetti strumentali (suono unito alla voce, trillo sovrapposto al flatterzung, ecc.).
Giocando con i vari parametri, il brano si snoda all'interno dell' "immaginario graffito sonoro", giungendo ad una dissolvenza conclusiva ed allo sbriciolamento dei parametri stessi, conseguenza di una inarrestabile "ascesa"». (C.Ceschini)
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