Riferimento: Sammarco, Fabio e Nacci, Andrea Antonello
Duo per Armonica cromatica e Saxofono baritono.
Dedicato a Andrea Antonello Nacci (Arm) e Fabio Sammarco (Sx).
«“Dove la luce... “ di Renzo Paniccià per Armonica cromatica e Saxofono baritono
Ispirata dalla nota poesia di Giuseppe Ungaretti dallo stesso titolo, Dove la luce… del M° Renzo Paniccià è ad oggi una delle pochissime composizioni esistenti scritte espressamente per la formazione Armonica cromatica e Saxofono (in questo caso baritono) ed il primo scritto in questo senso da questo compositore. I due strumenti scelti, fuse le rispettive sonorità, offrono all’ascolto un impasto timbrico ed un colore assolutamente nuovi e particolarissimi, difficilmente replicabili in altro modo.
Il lavoro di Renzo Paniccà, nelle ottantaquattro misure della sua intera estensione, rappresenta un esempio di come sia possibile estrarre da un singolo inciso melodico-ritmico effettivamente tutto quello che, come il seme contiene l’intero albero, esiste come possibilità e come eventualità in una singola cellula. Il dialogo tra i due strumenti è arioso, a tratti serrato ma sempre disteso e dialogico nel vero senso della parola. Entrambi gli strumentisti trovano nella partitura l’occasione di esprimere tutta l’agilità e l’espressività dell’armonica e del saxofono ma senza mai cadere nella retorica o nell’autocelebrazione. Qui l’equilibrio regna sovrano e l’ascoltatore non potrà fare a meno di osservare, durante il percorso esecutivo, come il sentiero su cui i due camminano insieme sia illustrato da immagini che contornano ed evocano le stesse atmosfere dell’opera di Ungaretti a cui il brano è ispirato. L’ “allodola ondosa” dell’armonica è perfettamente integrata ai “passi d’ombre memori di mattine nuove” citati nella poesia ed entrambi creano un quadro di grande suggestione estetica.
Il lavoro è dedicato a Fabio Sammarco (Saxofono) ed Andrea Antonello Nacci (Armonica cromatica), entrambi impegnati nell’unico ensemble che, ad oggi, esiste ed opera con questa formazione, nel mondo.» Andrea Antonello Nacci 20/03/2023
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«..Ogni nota di questo pezzo ha per me un valore, un significato. Ci ho voluto lavorare per te, è un regalo…
Ci ho messo l’anima.
Questo pezzo ha una scrittura più tradizionale, in ambito armonico, ma ne sto pensandone un altro con le tecniche moderne e vedere cosa si può tirar fuori dall’Armonica.
Il titolo, è tratto dall’omonima poesia di Giuseppe Ungaretti, che quando ho letto me ne sono innamorato, era ciò che alitava nei miei pensieri. Nella composizione ho cercato di mettere tutto quello che sentivo e tutto è andato in una stessa direzione…senza che io lo volessi.» RP 15/02/2023
PanicciaR-DoveLaLuceOp129-ArmB-sc
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