Versione dell'autore, per saxofono contralto solo, dalla propria originaria per clarinetto in SIb.
«Diafonia. Nei sistemi di telecomunicazione, di registrazione e riproduzione, è il disturbo provocato dal segnale sonoro trasferito a causa di accoppiamenti indesiderati con altri canali di comunicazione.
Diafonie, per sassofono contralto, nasce dalla riformulazione di un brano del 2004, IV frammento da Heterodyne per clarinetto solo. Si tratta della ricostruzione immaginaria di un paesaggio sonoro elettromagnetico, ovvero di quanto è possibile captare con una radio in modulazione d’ampiezza (AM) sintonizzata sulle onde medie. Ecco allora che si presentano segnali Morse, rumori a banda stretta, frammenti di messaggi automatici e altri eventi di difficile identificazione. Su questo mare fatto di brandelli di comunicazioni per noi incomprensibili si staglia un segnale più nitido, che nella versione per clarinetto è identificato come un messaggio lanciato nell’infinito, nella speranza che possa un giorno essere raccolto dal dedicatario.
Si tratta quindi di un naturalismo della macchina, in cui, quasi come il merlo protagonista del “Merle bleu” di Olivier Messiaen che canta in una grotta di fronte al mare in tempesta, un segnale dal codice e significato misteriosi viene rivolto verso di noi superando le scogliere delle interferenze, per diventare, diafonicamente, da messaggio in codice a musica.»
[CD • Maschere • Marina Notaro/Sx • EMA Vinci Records • 2021 • con composizioni di Angelo Sormani, Giorgio Colombo Taccani, Alberto Di Priolo, Fabio Massimo Capogrosso, Orazio Sciortino, Giulio Marazia, Leonardo Marino, Massimiliano Viel, Nelly Li Puma]
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