Brano didattico di musica d’insieme per ensemble.
La partitura acclusa è per Flauto dritto soprano 1 e 2, Strumento in Do 1 e 2, Strumento in Sib 1, 2 e 3, Strumento in Mib, Strumento in Sib 4 e 5, Basso, Chitarra Acustica 1, 2 e 3, Piano o Tastiera 1 e 2, Percussioni 1 e 2.
« Questo brano è una sorta di avvicinamento alla musica contemporanea, per la presenza di agglomerati armonici che esulano da un contesto tonale; infatti la tonalità, pur se adombrata, non è definita e si può parlare piuttosto di polarità, ovvero presenza di altezze che fungono da “polo” intorno al quale si formano aggregati armonici che presentano alcune dissonanze al loro interno. Il brano nasce anche come esercizio ritmico su alcune figure caratteristiche, come il contrattempo e la sincope; inoltre appaiono alcune peculiarità di scrittura come la pausa di croma sui tempi forti (ad es. batt. 100 - 111) che genera un problema utile per la percezione e la comprensione di battere e levare. E’ forse il brano più complesso della raccolta, per la lunghezza, per la strumentazione e per la forma che, non essendo riconducibile ad uno schema codificato, comporta problemi di assimilazione e memorizzazione. Infatti è presente un tema, o meglio un motivo, che ricorre assai spesso nel corso del brano (anche con derivazioni e trasformazioni), e che si può identificare con le battute 54 - 62 affidate alla chitarra elettrica. Sono anche presenti alcuni atteggiamenti da big band, come le diverse strappate sincrone di tutti gli strumenti, che presentano notevoli problemi di coordinazione ritmica d’insieme. Il titolo è stato inventato con i miei alunni, ed è dovuto ai mesi di prove estenuanti cui il brano ci ha costretti: è uno dei brani più difficili della raccolta. Di questo brano sono state approntate tre versioni.»
Crollo Definitivo3
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