Per Flauti, Sax, Clarinetto, Tromba, Violoncello, Chitarra, Fisarmonica, Contrabbasso, Percussioni, Batteria, Pianoforte.
«Sospeso tra fiaba e commedia, il musical racconta la storia di Pablo, calciatore argentino di professione che, partito dal suo paese alla scoperta del mondo, trova nella sensualità e nella cultura parigina il coraggio di diventare Concha.
Inizia così la sua favola europea: fa strage di cuori, si assicura l’eredità di un vecchio ricco italiano; diventa una donna libera con una nuova, meravigliosa vita. Ma come tutte le favole, anche quella di Concha deve superare alcuni ostacoli. I suoi si chiamano Myriam e Dolly: la sua fidanzata arrivata dall’Argentina a ritrovare il “vecchio” Pablo con una sorpresa, sua figlia…
L’idea di costruire uno spettacolo intorno al favoloso destino di Concha Bonita era da tempo nei progetti di Alfredo Arias e trovò la sua genesi iniziale con la messa in scena “en travesti” de Le serve di Jean Genet. Ma per la realizzazione di Concha Bonita, è determinante l’incontro con il compositore premio Oscar Nicola Piovani e la sua adesione al progetto.
Un connubio tra teatro e musica (dal rock al tango, dal melodramma alla rumba, dalla zarzuela al mambo) che ha permesso al regista, attraverso il ricorso a stilemi semplici e popolari, tipici della commedia musicale, di realizzare le variazioni su un argomento per sua natura delicato e sempre rischioso nel trasporto in scena, quale la sessualità, le sue possibili dinamiche di trasformazione e le implicazioni conseguenti dell’essere padre o madre.
Col grande messaggio finale del non avere paura a guardarsi dentro, perché – come dice Arias – “possiamo spingerci fino in fondo alle nostre fantasie, senza creare catastrofi nella vita di nessuno, trovando nuove strade per gli affetti e rispettando l’innocenza degli altri”.»
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