Riferimento: Falaschi, Marco
Concerto per saxofono soprano e orchestra da camera, qui nella versione ridotta per pianoforte, nei tempi:
Allegro;
Adagio molto;
Allegro molto.
«La parola al compositore.
Il Concerto per sassofono soprano è stato concepito ed eseguito per la prima volta nel 2007.
Quell'anno avevo la possibilità di un contatto con il Brasile in quanto a dirigere in Italia venne Ernani Aguiar, attualmente il compositore/direttore più importante in quel paese. Mancava un brano per “fare serata” come si suol dire... pertanto proposi di scrivere un concerto per sax soprano (strumento che adoro e che ho sempre utilizzato anche in vari arrangiamenti jazzistici
e non...) dedicandolo sia al direttore (un'amicizia fraterna) che al M° Falaschi che ne fu, poi, un esecutore superbo. La composizione, nei classici tre tempi, cerca di scandagliare le possibilità melodiche di questo strumento nell'ambito di un percorso che risente di influssi diversi tra loro. Nel primo movimento il solista è accompagnato perennemente da un ritmo di chiara matrice sudamericana, nel secondo la scansione è più jazzistica, mentre l'ultimo movimento, tranne una sezione centrale, gioca ancora su moduli ritmici questa volta più legati all'esperienza novecentesca europea.
La parola al primo esecutore, Marco Falaschi.
La scrittura del concerto è adattissima allo strumento: esalta il suo lirismo deciso, che si impone anche nel piano, sfrutta un registro ideale e permette di giocare col suo timbro adatto a rendere sonorità che richiamano strumenti diversi (come all’inizio del terzo tempo). È necessario un valido interprete che emerga senza però coprire gli altri strumenti.
La composizione esalta inoltre le doti interpretative e la maturità del solista, sia nel gusto musicale, che deve essere frutto di una grande esperienza (anche di ascolto), sia nella capacità di rapportarsi all’orchestra. La solidità ritmica della parte orchestrale, scarna ed essenziale, ma di grande efficacia, permette all’esecutore di distendere con grande libertà
le frasi attraverso l’uso del rubato, necessario a rendere al meglio la cantabilità leggera e a
tratti malinconica che pervade la composizione, che riprende elementi sudamericani con grande originalità.
Luca Bianchi nelle note di sala del concerto per la Festa della Repubblica, 2 giugno 2017, presso il Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia.»
Concerto Per Sax Soprano E Orchestra
Concerto Per Sax Soprano E Orchestra
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