Pezzo commissionato da Radio France per sassofono e midi controller in questa versione ha avuto la prima esecuzione assoluta (trasmessa per radio) il 18.10.2012 a Radio France per la trasmissione Alla breve dal saxofonista David Brutti.
Nella versione per saxofono e stomp boxes è stato eseguito a Bruxelles per il Festival Ars Musica il 18.3.2013 dal solista dell’Ensemble Nikel: Vincent Daoud al saxofono.
«È un piccolo percorso sulla solitudine di uno strumento con il suo interprete. Una piccola collezione sull’evanescenza del dialogo che diventa monologo, sull’attimo dello scoprirsi soli che è fatto di perfetta intimità e crudo disagio. Uno spaziopercettivo fatto di storie che non richiedono di essere raccontate perché non c’è pubblico e perché si sa che andranno perse nel tempo cronometrico: la loro vita si esaurisce nello slancio di un pensiero. Una dimensione in cui il corpo messo a nudo si smonta dei caratteri sociali, si annusa, si accarezza. Nel guardarsi allo specchio esce da sé e si osserva. … Nella raccolta Cinque nudi, il saxofono si spoglia e prende in mano alcune delle sue maschere. Si guarda in uno specchio che non è lucido e che non è suo: le pedaliere della chitarra elettrica. Si scopre polimorfico di struttura e non per genere: polifonico, sottile come una linea, respira e basta, poi lascia litigare i propri “sé”. Improvvisa con due suoni mentre è incantato in un loop».
[CD • Marco Momi: Almost Pure • Marino Formenti, Rachid Safir, David Brutti, Matteo Cesari, Mdi Ensemble, Solistes XXI & Valentina Valente • Stradivarius STR 33950 • 2013 • con Cinque nudi (2012) for tenor sax and stomp boxes]
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