Ne esiste anche una precedente versione per Saxofono contralto e Pianoforte ed un altra per Ensemble di saxofoni.

«Questo brano respira un'atmosfera soffusa e delicatamente notturna, sotto forma di Canto senza Parole, il cui titolo si ispira all'antico “Gymel”. Simile ad esso, presenta all'inizio il tema principale del brano, che procede parallelamente tra i due strumenti, in un teso slancio melodico. Originariamente concepito per sassofono contralto, è stato appositamente adattato per vari strumenti: sassofono baritono, clarinetto (bot in la e in si bemolle) e infine per duetto a quattro mani per pianoforte.»