Brano per voce recitante, con testo di Boris Porena, ed ensemble (2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 1 sax contralto, 3 trombe, 1 flicorno, 2 tromboni, timpani e percussioni - 3 esecutori, 1 tastiera, archi)
Prima esecuzione assoluta il 30.10.2011 da parte dell’orchestra dell’Associazione Ecce Gratum Giovani Musicisti Veneti diretta da Francesco Pavan.
Il brano era risultato come secondo premiato al Concorso Internazionale di Composizione per orchestra giovanile Bruno Maderna 2011 - II° Edizione
«Il lavoro è stato composto nel maggio 2011, durante il soggiorno come compositrice in residenza, presso il Visby International Centre for Composer ( Svezia). Il Centro, unico in Europa, che è organizzato per aderire alle necessità del compositore, mi ha invitata e accolta, umanamente e professionalmente, fornendo spazi e attrezzature, affinché potessi rilassarmi e concentrarmi sul fatto compositivo. L’intreccio di scale blues e pentatoniche, sono il materiale grezzo di partenza, così come l’intreccio di tecniche compositive distanti, o anche le modalità di pensare il tempo , con un tempo disegnato dallo scorrere recitato della parola scritta e un tempo musicale, misurato tradizionalmente. Ho tenuto presente le limitazioni tecnico - strumentali, dato che la composizione è dedicata ad una orchestra giovanile, muovendomi in spazi ristretti delle tastiere. Il testo è stato scelto sia perché è pensato come se un obbiettivo si spostasse da un’immagine all’altra, intrecciando due diverse situazioni per volta, sia perché denuncia, con intelligenza, il rapporto brutale dell’essere umano con la natura, che è descritta qui in modo non umanizzato, ma “ reale “.» (Monica Conversano dal programma di Intrecci 2011)
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