«La Burlesca per sassofono e pianoforte è un dialogo tra i due strumenti dall’atmosfera per l’appunto ironica e scherzosa. Il brano si sviluppa con un susseguirsi di vari temi; la partenza si presenta misteriosa dai toni cupi, la cui ispirazione proviene dalla contaminazione di temi vagamente hindemithiani con la leggera influenza della scuola russa. Con l’allegro il clima cambia, i colori sono brillanti, le armonie acquistano un sapore più francese ed è qui che inizia lo scambio tra le parti e l’umorismo. Essendo questa una burlesca, desideravo creare degli equivoci intenzionali, pertanto nella parte centrale si troverà una citazione a Strauss, intervallata da piccoli momenti gigioneschi; prima della ripresa finale, vi è una brevissima marcia funebre volutamente “buffa”, la cui ambientazione questa volta si sposta verso una cornice velatamente sicula».
Firenze - Biblioteca nazionale centrale
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