Per solo Contrabbasso, Saxofono Basso concertante ed Ensemble [cl, cl.bs, tr, trb, 3 perc, vc, cbs], live electronics e sequenze pre registrate.

«Barravento per contrabbasso solista, sax basso concertante, ensemble di 9 strumenti, sequenze preregistrate, live electronics.
Nei titoli di testa di "Barravento", film del 1961 del padre del "Cinema Novo" brasiliano, Glauber Rocha, si legge:
"Nel litorale di Bahia vivono i pescatori i cui avi vennero tratti come schiavi dall'Africa. Rimangono fino a oggi i culti degli Dei africani e tutto questo popolo è dominato da un misticismo tragico e fatalista.
"Yemanjá" è la regina delle acque, signora del mare che ama, difende e castiga i pescatori.
"Barravento" è il momento della violenza, quando le cose di terra e di mare si trasformano, quando nell'amore, nella vita e nella società occorrono improvvisi cambiamenti."
In quello stesso film si ascolta un pescatore spiegare che "barravento" è il momento dell'improvviso mutare del tempo atmosferico, quando in mare "gira il vento". Barravento è anche un ritmo utilizzato dai percussionisti nelle cerimonie della pratica magico-religiosa importata in Brasile dall'Africa conosciuta come "candomblé". Sul termine Barravento si legge nel Dizionario Aurélio della lingua portoghese: "Toque (tocco), suono o rumore prodotto tramite attrito, scossa o percussione, prediletto da Xangô, nei candomblés bantú. Stato di ansia che domina la "filha-de-santo" (iniziata delle pratiche del candomblé) prima del manifestarsi dell'orixá". Dunque: entità divina che si manifesta tramite lo stato di trance e di possessione dell'iniziata, barravento è l'attimo immediatamente precedente alla propulsione nello stato di trance. Il punto di partenza è stato dunque per me lo studio delle musiche tradizionali afro-brasiliane e di verificare come certi elementi possono incontrare e arricchire il sistema operativo della mia composizione». (Aldo Brizzi su http://www.aldobrizzi.net)