Fuga jazz per quartetto di sassofoni.
«.. divertente ed estremamente ben costruito, scritto da Roberto Di Marino. È una fuga che, come recita il titolo (Bach & Blues), fonde le regole rigorose del contrappunto con le spezie e il colore della musica afroamericana...»
Enrico Blatti, da i Fiati n.15, agosto -settembre 1996
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«I Bach & Blues sono tre: Bach & Blues, Bach & Blues 2, Bach & Blues 3. Altri numeri non sono mai arrivati ad una versione definitiva e sono rimasti nel cassetto.
L’idea di partenza era quella di scrivere dei preludi e fughe seguendo il modello del clavicembalo per temperato di Bach (sono 48 preludi e fuga!) unendo il linguaggio del jazz alla forma del preludio e fuga. Shostakovich ha avuto la stessa idea prima di me (senza che io lo sapessi) e ha scritto 24 preludi e fuga per pianoforte
Io ne ho scritti cinque e poi ho lasciato perdere. Non credo che proseguirò perché trovo l’idea insopportabilmente accademica, pedante e forse anche presuntuosa. Inoltre non ho certo il talento compositivo di Shostakovich (per non parlare di Bach).
Ciò nonostante il primo e il terzo Bach & Blues non mi dispiacciono e li ho ritoccati realizzando una versione con una buona libreria di suoni (la stessa libreria che ho usato per The Watchmaker’s Dream). Bach & Blues (il primo) è il più semplice e manca del preludio. Bach & Blues 3 è il mio preferito ed è la cosa più complessa che ho scritto usando la tecnica del contrappunto. Il preludio, in forma bipartita, è scritto in contrappunto quadruplo. La seconda parte usa i quattro temi con gli intervalli invertiti.
Bach & Blues 2 per trio di sassofoni è difficile e non mi sembra gran che. Forse un giorno lo rivedrò, non so…»
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