di Marini, Francesco

Arpeggi sugli accordi

Studi - 1997

Commento all'opera

«Supero l'imbarazzo che sento nello scrivere queste due righe solo perchè le ritengo necessarie. Ho finora evitato ai miei allievi la lettura di un mio libro di esercizi, perchè ritenevo (e continuo a ritenere) che la letteratura per il saxofono fosse già sovrabbondante, e non avesse alcun bisogno, per fortuna, di un mio contributo.
Sembra però, per necessità o vanità, che il mio momento sia giunto, questo
perchè mi sono reso conto di non aver ancora trovato una buona raccolta di
arpeggi sui principali accordi. In realtà esistono molte ottime pubblicazioni sugli arpeggi, per dirne una i 158 studi di S.Rasher, che ho già perfidamente imposto nella nostra scuola; tutti questi metodi però si fermano agli accordi di settima, comprendendo diminuiti ed aumentati, ed escludono quella notevole quantità di accordi di uso oramai comunissimo che sono perfettamente elencati con relative scale nel Syllabus di D. Liebman.
Ho perciò ordinato in questo libretto quegli arpeggi che altrove mancano
disponendoli in ordine cromatico, ascendente e discendente. Per completare il lavoro ho ritenuto utile invertire l'ordine asc. disc., quindi per ogni accordo troverete due esercizi.
Non ho volutamente segnato nessun genere di pronuncia; in realtà anche le figure ritmiche che ho scelto sono indicative, e potete perciò variarle come volete.
Personalmente eseguo gli esercizi inizialmente come crome senza swing (even 8ths) richiamando leggermente le crome pari con la lingua (lingua in levare), pronuncia molto comune tra i saxofonisti, per poi cambiare fraseggio o figurazioni.
Ultima avvertenza: gli accordi di quattro note vengono ovviamente arpeggiati in forma completa; viceversa negli accordi di cinque o più note ne ho omesse alcune (generalmente la tonica o la quinta), poichè ritengo preferibile proporre la quartina di crome come figurazione base per gli arpeggi. In questo caso sarà quindi meglio eseguire la tonica dell'accordo iniziale per averne una migliore coscienza armonica, o meglio ancora suonare l'intero accordo al pianoforte ed ascoltarlo fino a comprenderne bene tutte le note.
Grazie per l'attenzione e buono studio.» (Francesco Marini, Roma 19\12\97)


Parti

Arpeggi sugli Accordi 1ed

Arpeggi Sugli Accordi2ed

 

 

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