‘Andrea vide sua madre’ è uno degli otto melologhi, scritti da altrettanti compositori di questa particolare composizione dagli organici variabili, a ‘sostegno’ della voce narrante.
Il testo è tratto dal romanzo di Angelo Ferracuti ‘Un poco di buono’, pubblicato da Rizzoli nel 2002, che lo stesso autore ha poi diviso in otto momenti.
«Il brano è la rappresentazione simbolica di un ventaglio di stati emotivi, molto diversi tra loro, spesso persino contrapposti, inconciliabili. Da qui il senso di inquietudine che domina la composizione con una pulsazione quasi ossessiva su piatto sospeso che fa da filo rosso all'evoluzione drammaturgica e che si articola, via via, sempre più. L'amore materno, la nostalgia dei felici del felice passato che si specchia sulla dolcezza appena increspata del paesaggio fermano, il rapporto sofferto con il padre, e la rievocazione del terribile atto del ‘bucarsi’, che sigla il raggiungimento di uno Stato parossistico della musica, sfocia poi in un apparente calma e rassegnazione, bello Montana però, dall'essere un lieto fine.»
[CD • Otto pezzi di un poco di buono, melologo in otto parti con epilogo • Ed. M.A.P. (Musicisti Associati Produzioni) LR CD 104 • 2004 • con brani di Fabrizio De Rossi Re, Roberta Silvestrini, Mario Pagotto, Fabio Agostini, T. Tesei, G. Tamburrini, A. Strappa, Italo Vescovo, R. Corradetti]
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