Riferimento: Mazzoni, Massimo
«Col sax si rivitalizzano suoni carichi e di storia e di preistoria; [...] [riferendosi ad una semplice melodia realizzata dal T in una successione di bicordi. NdA] [...] tende ad un'immediata comunicazione e insieme rimanda ad un universo linguistico innegabilmente altro: il suono si muove in uno spazio libero, come se nessuna violenza l'avesse mai alienato.
La peculiarità, e direi la bellezza, del Sx, quale si rivela attraverso queste nuove tecniche, sembra consistere nella concretezza materiale del suono, che, ben lontano dal ridursi a fantasma, ha un corpo fisico preciso e plastico, che gli permette di mantenere intatta la sua pluridimensionalità linguistica». Dalla rivista "Il sassofono" n. 0, agosto 1988, pag. 23.
Nella tua zona non abbiamo trovato un riparatore. Per segnalare un riparatore premi qui